La stampa consente di effettuare un controllo sugli importi utili al calcolo del costo complessivo dei beni ammortizzabili e consente di determinare il limite delle spese deducibili. È possibile effettuare la stampa raggruppando i cespiti e le relative spese sostenute per Categoria cespite oppure per Conto manutenzione.
Le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e riparazione, affrontate dall'impresa e registrate tra i costi per servizi nel conto economico dell'esercizio in cui sono stati sostenute, sono deducibili nel limite del 5% del costo complessivo dei beni ammortizzabili. La quota di spese che eccede tale limite è deducibile in quote costanti nei successivi cinque esercizi.
Per effettuare la stampa di controllo manutenzione è necessario impostare i seguenti dati:
Stampa raggruppata per: selezionare il formato della stampa di controllo, scegliendo tra i seguenti valori disponibili:
Di seguito si riporta un maggior dettaglio del contenuto che si ottiene con la stampa per Categoria cespite. Per elaborare i dati vengono considerati gli archivi dei Saldi cespiti e dei Saldi conti riferiti all'esercizio impostato e ai conti manutenzione associati alle categorie cespiti.
Per ogni gruppo contabile viene riportato l'elenco delle categorie cespiti. Per ogni categoria viene riportato il conto manutenzione associato e l'elenco dei cespiti con l'indicazione dell'intervallo temporale per il quale partecipano al calcolo. Se il cespite è stato venduto nel corso dell'anno di stampa il limite superiore del periodo corrisponde alla data dismissione del cespite, se invece è stato venduto un componente del cespite l'intervallo superiore del periodo, relativamente al componente, sarà pari alla data di registrazione del movimento di vendita parziale.
Per singolo cespite vengono riportati anche i seguenti dati:
Il costo storico dei singoli cespiti viene sempre espresso su un'unica riga a prescindere dalle movimentazioni effettuate. Le rivalutazioni, svalutazioni e incrementi di valore influenzano il costo storico a partire dall'esercizio successivo.
Per categoria cespite e gruppo contabile sono presenti i totali del costo completamente e della spesa deducibile, calcolati sommando i valori dei singoli cespiti appartenenti a tali categorie.
Al termine della stampa vengono riportati i totali generali riferiti al costo complementare, alle spese di manutenzione deducibili (si applica la percentuale limite) e alle spese di manutenzione effettivamente sostenute (calcolate leggendo i saldi contabili).
A questo punto si può effettuare un confronto fra spese deducibili e spese sostenute: se quelle sostenute sono superiori a quelle deducibili è necessario capitalizzare la parte eccedente ripartendola negli esercizi successivi. La parte eccedente può essere vista come un cespite immateriale da ammortizzare e come tale dovrà essere inserito nell'archivio cespiti.
Dettaglio componenti: disponibile solo effettuando la stampa raggruppata per Categoria cespite. Se il campo viene valorizzato a Si, gli importi del costo complementare e della spesa deducibile vengono riportati solo nei totali per categoria e gruppo. Tale stampa è utile per stampare il dettaglio dei componenti per i cespiti composti considerando la data di dismissione in caso di vendita parziale. Per i cespiti composti, viene fornita l'indicazione dei componenti dimessi e dell'eventuale matricola associata. Il decremento di valore, relativo alla vendita di un singolo componente, viene considerato già nell'anno stesso in cui è stato registrato e non solo nell'anno successivo. In particolare, viene riportato il dettaglio del componente dimesso, la matricola, i giorni di utilizzo, il costo storico, il decremento di valore con i giorni per cui si è decurtato l'importo (giorni che vanno dalla data di dismissione a fine esercizio) e il costo complementare con l'indicazione dei giorni in cui il componente è rimasto in uso.
Se il campo Dettaglio componenti è valorizzato a No, il decremento di valore sarà rilevato eseguendo la stampa nell'esercizio successivo, a meno che non si tratti del primo esercizio.
Esempio Dettaglio componenti
Supponiamo l'acquisto del cespite composto MOBILI UFFICIO X nel corso del 2020 per un costo storico totale di 2.000 €, che viene distribuito tra i componenti POLTRONA matricola PLTRN2 (500 €) e SCRIVANIA matricola SCRV100 (1500 €).
In data 15/11/2021 viene inserito un movimento cespite relativo alla vendita parziale con la selezione del solo componente SCRIVANIA.
Per la scrivania il periodo di partecipazione al calcolo termina il 15/11/2021 con la durata di 318 giorni. Il costo storico è pari a 1.500 € quindi giornalmente ha partecipato per 1500/365 = 4,10958. Il costo complementare, fino alla data di vendita, è stato pari a 4,10958 x 318 = 1306,84.
Questo significa che il costo complementare del cespite MOBILI UFFICIO X (che in assenza della vendita parziale sarebbe pari a 2.000 €) deve essere decrementato della mancata partecipazione al costo del componente (per il fatto di essere stato venduto) dalla data di vendita fino alla fine dell'anno ovvero il 4,10958 x (nn gg dal 15/11/2021 al 31/12/2021) cioè 4,10958 x 47 = 193,15. In conclusione, il costo complementare del cespite per il 2021 non è più 2.000 € ma 1.806,85 € (2000 - 193,15).
Semplificato: se il campo viene valorizzato a Si, viene considerato il saldo del cespite al 01/01 nel calcolo della quota di spesa deducibile in ottica di "semplificazione".
Con la Legge di conversione n. 44/2012 del D.L. 16/2012 (c.d. "Decreto semplificazioni fiscali") è stata soppressa la necessità di ragguagliare la base di calcolo del limite in esame alla durata del possesso del bene. In quest'ottica il calcolo, per la determinazione delle quote di spese di manutenzione deducibili nell'anno, considera il costo iniziale (al 1° gennaio) dei beni come risultante dal registro dei cespiti ammortizzabili; pertanto, comprende anche il costo dei beni ceduti nel corso dell'anno, ma non include quello dei beni acquistati nel corso dello stesso anno.
In particolare, non è più necessario calcolare le quote di beni entrati e usciti nell'anno, ma è sufficiente calcolare il costo dei beni al 1° gennaio: ciò significa che vengono esclusi i beni acquistati dal 2 gennaio, mentre rientrano i beni acquistati o in posse in data 01/01 anche se successivamente ceduti.
Esempio Semplificato
Supponiamo l'acquisto del cespite AUTOMEZZO nel corso del 2020 per un costo di 15.000 € e nell'anagrafica del cespite viene attivata l'opzione Spese manutenzione. Il cespite è abbinato ad una categoria cespiti che prevede le spese di manutenzione del 5% e il conto manutenzione.
In data 31/12/2020 viene effettuato l'ammortamento e in data 01/01/2021 il cespite risulta ancora ammortizzabile.
In data 27/05/2021 viene inserito un movimento di rivalutazione che incrementa il valore del cespite per un importo pari a 1.500 €.
Nel corso del 2021 vengono anche registrate in Primanota delle spese di manutenzione, pertanto a fine anno 2021 viene effettuata la stampa controllo manutenzione per verificare le spese deducibili.
Effettuando la stampa con il campo Semplificato valorizzato a Si, si verifica il saldo al 01/01, pertanto il movimento di rivalutazione non viene considerato e il costo completare utilizzato per il calcolo è di 15.000 €. Il movimento di rivalutazione verrà considerato nella stampa di controllo dell'anno successivo.
Se nel corso del 2021 viene acquistato un altro cespite (3.000 €) con una data superiore o uguale al 02/01, questo bene non rientra nel calcolo del 2021, ma verrà considerato nella stampa dell'anno successivo.
Pertanto, effettuando la stampa nel 2022 verrà calcolato il costo di 19.500 € (15.000+1.500 cespite AUTOMEZZO + 3.000 altro cespite).
Esercizio: indicare l'esercizio per il quale si intende effettuare la stampa di controllo. Viene proposto il codice inserito in fase di accesso dell'applicativo.
Categoria: disponibile solo effettuando la stampa raggruppata per Categoria cespite. Indicare una categoria cespiti da utilizzare per filtrare i cespiti da considerare nella stampa. Si consiglia di utilizzare il filtro solo ai fini di controllo, in quanto il calcolo della spesa deducibile deve considerare tutti i cespiti ammortizzabili e relativi conti di manutenzione.
Conto manutenzione: disponibile solo effettuando la stampa raggruppata per Conto manutenzione. Indicare un conto da utilizzare per filtrare i saldi delle spese di manutenzione da considerare nella stampa. Si consiglia di utilizzare il filtro solo ai fini di controllo, in quanto il calcolo della spesa deducibile deve considerare tutti i cespiti ammortizzabili e relativi conti di manutenzione.